Tom Ford sembra un un genio del Rinascimento ossessionato dalla perfezione che ne ha fatto di lui uno stilista americano di successo, ma anche un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, fotografo e modello di se stesso.
Un uomo che ha deciso di mettere da parte la vita sfrenata fatta di fumo, alcol e droga, come da lui stesso affermato in alcune interviste, per espandere i suoi orizzonti conquistando anche il cinema.
Ford ha raggiunto il successo negli anni ’90 rilanciando le case di moda Gucci e Yves Saint Laurent, per poi dirigere il suo impero: la Tom Ford International. Da sex symbol, icona gay e self made man, lo stilista texano è tornato nel 2018 sotto i riflettori durante la sfilata, di collezione autunno inverno, uomo-donna della New York Fashion Week.
Biografia di Tom Ford
Thomas Carlyle Ford, conosciuto come Tom Ford, nasce a Austin, in Texas, il 27 agosto 1961. Figlio di due agenti immobiliari, passa la sua infanzia tra Houston e Santa Fe per poi trasferirsi all’età di 17 anni a New York. Qui frequenterà lo Studio 54 dove avrà la fortuna di conoscere il genio della pop art Andy Warhol. Gli eccessi della vita mondana lo distrarranno dallo studio, portandolo nel 1980 a Los Angeles dove una volta trasferitosi proverà ad affermarsi come attore di spot televisivi.
Dopo un paio di anni Ford torna a New York per intraprendere gli studi di architettura alla Parsons School of Design. Un’esperienza di stage a Parigi, presso l‘ufficio stampa di Chloé, lo convincerà a cambiare indirizzo di studi e a scegliere la moda. Nel 1988 assunse la direzione del design di Perry Ellis supervisionato da un altro gigante della moda, Marc Jacobs.
Due anni dopo Ford si trasferisce a Milano facendo ingresso come responsabile dell’abbigliamento donna ready-to-wear nella maison Gucci, allora in piena crisi finanziaria. Nel 1992 diventa direttore del design e nel 1994, quando Gucci viene rilevata dal fondo del Bahrain Investcorp, ne diventa direttore creativo. A questi ruoli si affiancherà quello di chief designer di Yves Saint Laurent e di YSL Beauté.
Insieme a Domenico De Sole, Ford rinnova e rilancia l’immagine di Gucci con uno stile sensuale e lussuoso. A favorire tutto ciò sono anche le campagne internazionali studiate dallo stilista texano e scattate con l’aiuto di Richard Avedon, Steven Meisel, Helmut Newton e Herb Ritts. In dieci anni il giro d’affari della maison aumenta in modo esponenziale. Nel 2004 Ford, in collaborazione con De Sole, lascia l’azienda Gucci per fondare il marchio “Tom Ford International”.
Tom Ford International: profumi, occhiali e moda uomo
Con il debutto nell’eyewear in collaborazione con il Gruppo Marcolin, Tom sigla un accordo con Estée Lauder per la prima fragranza “Tom Ford Black Orchid”. Nel 2007 con l’apertura del primo flagship store a New York viene lanciata la prima collezione uomo, ricercata nei tagli, nei materiali e in pieno stile classico. La prima linea donna è stata presentata a dei buyer e fashion editor selezionati nel 2010.
A ispirare i suoi look femminili sono per lo più donne bellissime come Lauren Hutton, Julianne Moore e Bianca Jagger, ma la musa d’eccellenza sarà sempre la New York degli anni ’70. La sua moda uomo, invece, prenderà spunto dalla sua personalità classica e iper lussuosa, che non necessita di strafare per manifestare la sua innata sicurezza.
Tom Ford riesce a creare un’immagine maschile perfettamente cucita su se stesso, in cui tutti vorrebbero riconoscersi. Sono ancora i tempi in cui usciva nel finale di passerella Gucci vestito con un tuxedo classico e un bicchiere di whisky in mano, una sorta di James Bond della moda.
Cinema e film
Il primo avvicinamento al cinema non sarà come regista ma interpretando se stesso nel film “Zoolander”. Nel 2008 si lancia nel cinema con il suo primo film “A single man” tratto dal romanzo di Christopher Isherwood e interpretato da Colin Firth. La pellicola riceve un’ottima accoglienza alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ottenendo il “Queer Lion Award” e la “Coppa Volpi” come migliore attore protagonista.
Sempre a Venezia, nel 2016 presenta il suo secondo lungometraggio “Animali notturni” ottenendo il Gran Premio della Giuria e le prime candidature ai “Golden Globes” come migliore sceneggiatore e migliore regista. I film di Ford sembrano colpire gli spettatori per l’eleganza con cui vengono raccontate storie forti interpretate da attori di un certo spessore.