La psicoterapia di gruppo è un importante metodo terapeutico per il trattamento di diversi disturbi psicologici, uno strumento collaudato e affidabile che consente a un insieme di persone di aiutarsi reciprocamente sotto la direzione di uno psicoterapeuta. Ovviamente, nonostante funzioni molto bene in numerose circostanze non è una soluzione sempre adatta, ma bisogna valutarne la compatibilità con la propria situazione attraverso il supporto di un professionista competente.
Come funziona un gruppo di psicoterapia
Come spiega Ilaria Giannoni, psicologa e psicoterapeuta a Firenze iscritta all’Ordine degli Psicologi della Toscana e fondatrice insieme ad altri colleghi dell’associazione APP Firenze per la promozione del benessere psicologico a partire dalla prevenzione, la psicoterapia di gruppo è un’attività supervisionata in genere da due psicoterapeuti e finalizzata al superamento delle difficoltà relazionali e psicologiche di un gruppo di persone mediante il confronto e la condivisione dei vissuti emotivi con gli altri.
I partecipanti al gruppo di psicoterapia sono selezionati dagli psicoterapeuti attraverso un colloquio preliminare, individuale e gratuito, per creare dei gruppi di persone funzionali all’attività terapeutica con potenzialità positive per il successo della terapia. Naturalmente si tratta di gruppi molto trasversali, in cui possono essere presenti soggetti con problematiche differenti ma sempre accomunati dalle difficoltà che tali problemi comportano nella vita quotidiana.
Una volta definito il gruppo i due psicoterapeuti favoriscono la comunicazione tra i partecipanti, inoltre fissano delle regole che tutti i membri devono rispettare di comune accordo, ad esempio evitare di giudicare le altre persone quando condividono i loro problemi in pubblico. Durante le sedute gli individui parlano delle loro esperienze personali con gli altri, con la possibilità di prendersi tutto il tempo necessario prima di confrontarsi con i partecipanti del gruppo terapeutico in base alle proprie esigenze.
Ogni membro è coinvolto sia come protagonista del proprio processo di cura che come parte del cambiamento degli altri, sempre sotto la direzione degli psicoterapeuti, parlando e relazionandosi con ognuno con sincerità e in modo naturale. I diversi gruppi possono avere obiettivi differenti in base ai motivi per cui sono stati creati, ad esempio aiutare i partecipanti ad acquisire i mezzi adatti per superare ansie o fobie, oppure dei pensieri negativi, altri invece possono finalizzati a scopi diversi come lavorare su determinate capacità per migliorare delle abilità sociali.
I vantaggi della psicoterapia di gruppo al giorno d’oggi
L’efficacia della psicoterapia di gruppo è dovuta a diverse ragioni. Il motivo principale è legato agli stimoli offerti ai pazienti, infatti mediante l’ascolto degli altri e la condivisione delle proprie difficoltà i partecipanti possono imparare dalle esperienze altrui, ricevere sostegno e costruire delle emozioni positive. Questo approccio assicura anche un ambiente pacifico e protetto, in cui si ha la certezza di non essere giudicati o derisi favorendo l’apertura e il confronto anche da parte delle persone più introverse e isolate.
La psicoterapia di gruppo funziona perché consente di imparare dagli errori degli altri, per capire come risolvere i propri problemi ascoltando le difficoltà affrontate dagli altri e i modi con cui sono riusciti a superarle. Nel gruppo si sviluppa anche un sentimento di uguaglianza, infatti si tratta di un ambiente sociale in cui nessuno sta sopra gli altri. Al contrario, ognuno può fornire il suo contributo e sentirsi allo stesso livello degli altri partecipanti, compreso lo psicoterapeuta che nonostante il suo ruolo concede molto spazio a ciascun membro del gruppo e non si pone con superiorità ma come guida.
Questo strumento terapeutico offre anche nuove modalità di lettura dei problemi, rispettando il vissuto individuale e ampliando gli scenari per individuare approcci innovativi alla realtà sociale al di fuori degli schemi prefissati. Con il tempo il gruppo diventa uno spazio nuovo con un sentimento collettivo, in cui anche gli affetti negativi e le esperienze problematiche vengono accolte e utilizzate a vantaggio di tutto il gruppo per creare un orientamento positivo e finalizzato all’evoluzione e al superamento delle difficoltà individuali.