Ristrutturare casa con incentivi e bonus fiscali: cosa sapere nel 2025
Nel 2025 il panorama delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia subirà alcune modifiche sostanziali. Il Bonus Ristrutturazioni resta un punto di riferimento per chi desidera rinnovare la propria abitazione, ma con una rimodulazione delle aliquote detraibili. Per chi possiede una prima casa, la detrazione del 50% è confermata fino al 31 dicembre 2025, mentre per le seconde abitazioni si riduce al 36%. Dal 2026 le percentuali caleranno ulteriormente, rendendo il 2025 un anno chiave per chi vuole approfittare delle condizioni più vantaggiose.
Chi può accedere agli incentivi?
Il Bonus Ristrutturazione è rivolto a una platea ampia di contribuenti. Non solo i proprietari di immobili, ma anche i titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie), i locatari e comodatari, i soci di cooperative edilizie e gli imprenditori individuali (esclusi gli immobili strumentali). Inoltre, anche chi esegue lavori in proprio può accedere al beneficio, limitatamente all’acquisto dei materiali.
Interventi ammessi: dal risparmio energetico alla sicurezza antisismica
Le detrazioni coprono una vasta gamma di interventi, tra cui manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Tra i lavori più richiesti nel 2025 ci saranno:
- Sostituzione di infissi e serramenti per migliorare l’efficienza energetica;
- Rifacimento di tetti e facciate, con particolare attenzione all’isolamento termico;
- Installazione di impianti fotovoltaici e soluzioni per il risparmio energetico;
- Misure antisismiche per garantire maggiore sicurezza agli edifici;
- Abbattimento delle barriere architettoniche.
Attenzione ai tetti: un intervento sempre più strategico
Uno degli ambiti di intervento più rilevanti riguarda la manutenzione e ristrutturazione dei tetti, soprattutto per l’installazione di impianti fotovoltaici o per migliorare l’isolamento termico. Per lavori di questo tipo è essenziale affidarsi a esperti del settore, come quelli di Pro-tetto.it, specializzati nel rifacimento e nella manutenzione delle coperture edilizie. Un tetto ben isolato non solo riduce i consumi energetici, ma consente anche di accedere a ulteriori incentivi fiscali.
Come ottenere il bonus: documenti e procedure
Per beneficiare della detrazione fiscale, è necessario seguire alcune procedure fondamentali:
- Effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, riportando la causale corretta e i dati fiscali di chi effettua il pagamento e di chi esegue i lavori;
- Conservare tutte le fatture e ricevute per eventuali controlli;
- Comunicare eventuali interventi all’ENEA, nel caso di lavori che implichino un risparmio energetico;
- Presentare la dichiarazione dei redditi con i dati catastali dell’immobile e gli estremi del pagamento.
Cosa cambia per chi vende o eredita un immobile?
Un aspetto spesso trascurato riguarda il trasferimento del bonus in caso di vendita o successione. Se l’immobile viene ceduto prima della scadenza della detrazione, le quote residue possono essere trasferite all’acquirente, a meno che non venga stabilito diversamente nell’atto di vendita. In caso di eredità, invece, il diritto alla detrazione passa agli eredi che mantengono la detenzione materiale e diretta dell’immobile.
Ultima chiamata per il Bonus Ristrutturazione?
Il 2025 potrebbe essere l’ultimo anno per usufruire delle aliquote più alte del Bonus Ristrutturazioni, prima del progressivo calo delle detrazioni previsto per il 2026 e il 2027. Chi ha in programma lavori di riqualificazione edilizia dovrebbe valutare attentamente i tempi di realizzazione, considerando che il beneficio è fruibile solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Con il quadro normativo in evoluzione, pianificare per tempo diventa essenziale per massimizzare il risparmio fiscale e migliorare la qualità dell’abitazione.


