Loewe: storia dell’antica casa di moda
Nel mondo della moda di lusso, poche case vantano una storia affascinante e profonda come Loewe. Fondata nel XIX secolo, la maison spagnola è oggi uno dei marchi più rispettati e riconosciuti a livello globale, sinonimo di artigianalità, design sofisticato e visione contemporanea. Dietro ogni collezione Loewe si nasconde un’eredità ricca di tradizione, innovazione e cultura.
In questo articolo ripercorriamo la storia dell’antica casa di moda Loewe, dalle sue origini a oggi.
Le origini: un artigiano tedesco in Spagna
La storia di Loewe inizia nel 1846, quando un gruppo di artigiani della pelle aprì un laboratorio nel cuore di Madrid, lungo la calle Lobo.
Ma è nel 1872 che il marchio prende il nome attuale, grazie all’arrivo di Enrique Loewe Roessberg, un artigiano tedesco esperto in pelletteria che si unisce al gruppo e ne rivoluziona l’identità.
Con Enrique Loewe, l’azienda si distingue per la qualità eccezionale dei materiali e la precisione nelle lavorazioni, attirando presto l’attenzione dell’élite spagnola. I prodotti Loewe diventano sinonimo di eleganza e lusso senza tempo.
Il riconoscimento reale
Nel 1905, Loewe riceve un importante riconoscimento: il titolo di Fornitore Ufficiale della Casa Reale di Spagna, concesso da Re Alfonso XIII.
Questo evento consolida il prestigio della maison, trasformandola in un simbolo di raffinatezza nazionale. La firma viene indossata da nobildonne e aristocratici, e comincia a farsi conoscere anche oltre i confini spagnoli.
Durante i primi decenni del Novecento, Loewe amplia le sue collezioni, affermandosi non solo per la pelletteria ma anche per la produzione di accessori, valigeria e abbigliamento, sempre con un’attenzione maniacale al dettaglio.
Loewe nel dopoguerra
Negli anni ’50 e ’60, Loewe diventa un’icona internazionale di lusso europeo, soprattutto grazie al successo delle sue borse in pelle: modelli come la “Amazona”, lanciata nel 1975, diventano dei veri cult e simboli di uno stile sofisticato ma moderno.
È in questo periodo che Loewe apre boutique a Londra e Tokyo, portando il know-how spagnolo nel mondo e consolidando la sua identità internazionale. Il marchio resta comunque fortemente legato alla sua anima artigianale e iberica.
L’acquisizione da parte di LVMH
Nel 1996, Loewe entra a far parte del gruppo LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy), colosso del lusso francese. Questa acquisizione segna un nuovo capitolo per la maison, che viene rilanciata a livello globale con una strategia più moderna e una forte spinta sull’espansione internazionale.
Sotto LVMH, Loewe mantiene le sue radici artigianali ma si apre a una visione più contemporanea, con nuove collezioni, flagship store in città strategiche come Parigi, New York e Milano, e collaborazioni creative sempre più audaci.
L’era Jonathan Anderson
Il vero punto di svolta arriva nel 2013, quando il designer nordirlandese Jonathan Anderson viene nominato direttore creativo della maison.
Con Anderson, Loewe cambia completamente pelle: il brand si reinventa con una nuova estetica che mescola artigianato tradizionale e sperimentazione artistica.
Anderson valorizza l’identità storica del brand, promuovendo la cultura spagnola e il lavoro artigianale attraverso collezioni che sembrano vere opere d’arte.
Sotto la sua guida, nascono nuove it-bag come la Puzzle Bag, la Hammock Bag e la Gate Bag, che conquistano fashion influencer e star internazionali.
Inoltre, Anderson inserisce nel DNA del brand una forte componente genderless e intellettuale, spesso legata al mondo dell’arte, del design e della cultura visiva. Loewe, grazie a lui, non è più solo moda: è un’espressione culturale contemporanea.
Le collezioni e la filosofia oggi
Oggi Loewe è sinonimo di lusso moderno e sofisticato, capace di parlare alle nuove generazioni senza perdere le proprie radici. Le collezioni si distinguono per:\n- Tessuti pregiati e lavorazioni artigianali.\n- Tagli innovativi e silhouette fluide.\n- Una palette cromatica raffinata, spesso combinata con tocchi artistici.\n- Dettagli che richiamano la manifattura pellettiera storica del brand.\n\nInoltre, la maison promuove attivamente iniziative culturali e artistiche attraverso la LOEWE Foundation, nata nel 1988 per sostenere la poesia, la fotografia e le arti applicate. Ogni anno organizza il prestigioso Craft Prize, che premia l’eccellenza artigianale a livello internazionale.
Il simbolo dell’anagramma
Un altro elemento iconico del brand è il logo anagramma, disegnato nel 1970 dal pittore Vicente Vela, composto da quattro “L” intrecciate.
Semplice ma raffinato, l’anagramma rappresenta l’equilibrio perfetto tra tradizione, eleganza e modernità. È diventato negli anni uno dei simboli più riconoscibili nel panorama del lusso mondiale.
Conclusioni
Da piccolo laboratorio artigiano madrileno a gigante globale del lusso, Loewe ha attraversato secoli mantenendo intatto il suo amore per l’artigianato e la cultura. Oggi è un marchio che dialoga con il presente, senza dimenticare il valore delle proprie radici.
Eleganza, innovazione, arte e identità fanno di Loewe una delle case di moda più affascinanti e rispettate al mondo.