Mastoplastica additiva: tutto quello che c’è da sapere secondo il Dottor Della Corte
La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica sempre più richiesto, soprattutto dalle donne giovani che desiderano un décolleté più armonioso o, più semplicemente, sentono il bisogno di valorizzare la propria femminilità aumentando il volume del seno. Secondo il Dottor Della Corte, che ha una lunga esperienza in questo campo, una delle prime cose da sapere è che non esiste una regola universale valida per tutte: ogni paziente ha una storia a sé, ha aspettative diverse e arriva in studio con un bagaglio di desideri e timori che vanno presi in considerazione con la massima attenzione. La cosa fondamentale, spiega il Dottore, è trovare il giusto equilibrio tra il desiderio di avere un seno più grande o più sodo e la consapevolezza di non voler stravolgere la propria immagine, ma piuttosto valorizzarla. Questo vuol dire, concretamente, passare un po’ di tempo a valutare la scelta del tipo di protesi più adatto, la forma, il profilo e le dimensioni, senza però dimenticare i propri parametri fisici e l’elasticità della pelle. Si comincia sempre con una visita approfondita, in cui il chirurgo esamina attentamente la forma del torace, la quantità di tessuto mammario presente e lo spessore della cute, perché tutto questo influisce sul tipo di protesi che si andrà a scegliere. Le protesi in silicone di ultima generazione, fa notare il Dottor Della Corte, offrono una grandissima varietà di soluzioni, dalle più rotonde, ideali per chi desidera un décolleté particolarmente evidente, fino alle protesi “a goccia” o anatomiche, che danno un aspetto più vicino a quello di un seno naturale. Un altro aspetto che spesso incuriosisce le pazienti, ma può anche generare qualche dubbio, riguarda le possibili vie d’accesso per l’inserimento delle protesi: si può incidere nel solco sottomammario, si può tagliare attorno all’areola o, in certi casi, sfruttare la via ascellare. Tutto dipende da come è strutturato il seno di partenza e da quale cicatrice si ritiene meno visibile per ciascuna persona. Il Dottor Della Corte, in genere, cerca di spiegare quali siano i pro e i contro di ogni opzione, così che la paziente possa partecipare attivamente alla scelta. Una volta definite queste linee guida preliminari e svolti gli esami richiesti (come ecografie e mammografie), si passa all’operazione vera e propria. Svolgendosi in anestesia generale o talvolta in sedazione profonda, l’intervento dura in media tra i 60 e i 90 minuti, anche se tutto può variare in base alla complessità del caso. Dopo l’operazione, in genere, si torna a casa già il giorno stesso o il successivo, a seconda di come ci si sente e delle indicazioni del medico. Il periodo post-operatorio richiede un po’ di pazienza: ci si deve riposare, evitare esercizi fisici pesanti o movimenti bruschi delle braccia per le prime settimane, e si deve indossare un reggiseno contenitivo che sostiene il seno mentre i tessuti si assestano. Se si rispetta tutto questo, sottolinea il Dottor Della Corte, i disturbi (come gonfiore, dolorino o senso di tensione) si riducono progressivamente. Spesso il risultato finale non è immediatamente visibile appena si esce dalla sala operatoria, anche perché, nei giorni successivi, è normale avere un po’ di edemi o notare che le protesi sembrano più “alte” del previsto: sono tutte fasi transitorie. Di solito si vedono i primi risultati soddisfacenti dopo qualche settimana, quando la cute si rilassa e il gonfiore diminuisce, e l’effetto definitivo può stabilizzarsi anche dopo alcuni mesi. Il Dottor Della Corte insiste molto sull’importanza di un follow-up regolare, perché le protesi mammarie di qualità non hanno una “data di scadenza” fissa, ma è comunque buona norma sottoporsi a controlli periodici per verificare che sia tutto in ordine. Il tessuto mammario e la forma del seno possono cambiare nel corso degli anni, anche per ragioni ormonali o per naturali oscillazioni di peso, per cui è opportuno continuare a mantenere un buon rapporto con il chirurgo nel tempo. Infine, c’è il fattore psicologico: la mastoplastica additiva non deve mai essere vista come una bacchetta magica, ma piuttosto come un aiuto concreto per aumentare la propria autostima e ritrovare il sorriso quando ci si guarda allo specchio. È un intervento che regala un décolleté più pieno, certo, ma spesso ha anche un impatto positivo sul benessere interiore di chi, magari da anni, soffriva la propria taglia o la propria forma del seno. Naturalmente, bisogna anche avere aspettative realistiche: non è consigliabile passare da un seno molto piccolo a una taglia esagerata se la struttura corporea non lo consente, perché si rischierebbe di ottenere un effetto poco armonioso e persino scomodo nella vita di tutti i giorni. L’approccio equilibrato, invece, consente di avere un risultato che sembri in tutto e per tutto naturale, e spesso le persone che non ti conoscono così bene neanche si accorgono dell’intervento, ma percepiscono che hai un’aria più sicura e un portamento diverso. Ecco perché, in conclusione, il Dottor Della Corte raccomanda di scegliere con cura lo specialista a cui affidarsi, prepararsi in modo adeguato, chiarire ogni dubbio e diffidare di chi promette risultati miracolosi senza una base di professionalità. La mastoplastica additiva può essere un percorso di grande soddisfazione, ma richiede consapevolezza, collaborazione, e un dialogo trasparente tra chi desidera sottoporsi all’intervento e chi lo esegue. Tutto questo contribuisce a rendere l’esperienza più serena e a garantire risultati che, alla fine della fiera, fanno stare bene con se stesse e con il proprio corpo.