Indice INCI: come scegliere i prodotti migliori

Scegliere un prodotto di cosmesi è tutt’altro che semplice, anche perché al giorno d’oggi sono moltissimi i brand che nonostante la grande pubblicità che fanno dei loro prodotti si rivelano alla fine alquanto deludenti. Per capire se un determinato cosmetico sia effettivamente valido, la cosa migliore da fare è quella di imparare a leggere l’INCI, ossia la nomenclatura che viene utilizzata per identificare i vari ingredienti che compongono il prodotto. L’INCI si trova sempre sull’etichetta, ma spesso risulta difficile da decifrare in quanto la maggior parte dei termini sono espressi in lingue straniere o con terminologie scientifiche.

Ecco allora alcuni consigli per distinguere i cosmetici migliori e non rischiare di utilizzare prodotti dannosi per la pelle o per la salute.

I brand di cosmetici con i migliori INCI

Possiamo iniziare con il dire che esistono brand ormai noti proprio per via del fatto che i loro prodotti presentano sempre degli ottimi INCI. Ciò significa che questi marchi prestano una grande attenzione agli ingredienti utilizzati, che sono nella stragrande maggioranza delle volte naturali e biologici. È il caso di La Saponaria, un brand italiano che oltre ad essere certificato bio è anche vegano (tranne il sapone miele e lavanda che contiene miele e cera d’api) ed utilizza sempre materie prime di qualità, naturali e benefiche.

Un altro brand che si distingue per via dell’ottimo INCI presente nei prodotti è Alkemilla, marchio anche in questo caso italiano specializzato in cosmesi e make-up. Le numerose certificazioni attestano la grandissima qualità dei prodotti, che sono vegan, biologici e naturali.

Acquistando i cosmetici di questi due marchi si può andare dunque sul sicuro, ma ci sono anche altri brand attenti agli ingredienti dunque imparare a leggere l’INCI rimane fondamentale.

INCI: gli ingredienti che non dovrebbero essere presenti

Per capire a colpo d’occhio se un determinato prodotto sia buono o meno, è possibile memorizzare gli ingredienti che non dovrebbero essere presenti nell’INCI proprio perché dannosi per la salute o comunque non naturali. Sono i seguenti:

  • Derivati del petrolio (tutti gli ingredienti che terminano con “sulfate”, PEG, PPG, Petrolatum, Paraffinum Liquidum, Mineral Oil);
  • Siliconi (Dimethicone, Amodimethicone e Poliquaternium-80);
  • Conservanti che possono scatenare reazioni allergiche (Triclosan, Imidazolidinyl urea, Methylisothiazolinone, DMDM Hydantoin e Methylchloroisothiazolinone);
  • Sostanze ad alto potenziale inquinante (EDTA, MEA, TEA, MIPA).

INCI: attenzione all’ordine degli ingredienti in etichetta

Quando si va a controllare l’INCI di un determinato prodotto è importante prestare attenzione anche all’ordine degli ingredienti, in quanto non è casuale ma segue una logica ben precisa. Le sostanze che sono presenti in percentuali maggiori sono infatti le prime a comparire nell’elenco.

Leggere l’INCI dei prodotti grazie alle app

Imparare a leggere l’INCI di un prodotto cosmetico è senza dubbio importante, ma fortunatamente al giorno d’oggi è possibile trovare diverse applicazioni per smartphone che sono state realizzate proprio per facilitare la vita dei consumatori. Nella maggior parte dei casi, queste app consentono di scannerizzare direttamente il codice a barre di un determinato prodotto e capire subito quale sia la sua composizione. Vengono evidenziati dunque gli ingredienti da evitare e quelli invece naturali, in modo da effettuare un acquisto più consapevole.