Cravatta del pittore: quali sono le caratteristiche del plastron? Quando si indossa?

Il plastron è una tipologia di cravatta indicata sia per l’uso maschile che quello femminile. Questo tipo di cravatta si indossa praticando un nodo ben preciso, in seguito i lembi di questa tipologia di cravatta vengono intrecciati e dopodiché fermati con una o più spille, perciò il plastron serve per coprire sparato di una camicia tipicamente maschile.
Inoltre sia i modelli femminili che i modelli maschili presentano varia texture, colorazioni e stoffe, tutte diverse fra loro, infatti esistono vari modelli che possono presentare ricami, volant, pizzi, piegoline o decorazioni fantasiose. Il plastron può essere tradizionale, ovvero che va annodato e realizzato a mano con una cravatta, oppure può essere premontato, come le cravatte a farfalla con una chiusura a collare comoda e veloce da applicare.

Origini del Plastron

Il nome “plastron” deriva dal francese e vuol dire piastra, ovvero una parte dell’armatura dei cavalieri che veniva coperta da due lembi di cravatta coprendo il petto di chi la indossava.
Inoltre il plastron nacque come cravatta da caccia, cioè, un nastro di tessuto annodato al collo ed era di estrema utilità durante battute di caccia o durante le guerre, poiché poteva servire in casi di emergenza come per fermare emorragie o tenere ben saldi arti gravemente fratturati di cavalieri e cavalli. Durante l’era vittoriana, grazie alla corsa equestre “Ascot”, la cravatta prenderà lo stesso nome, proprio perché veniva utilizzata dai fantini e cavalieri. I colori del plastron in quest’epoca andavano dal bianco puro, al color panna o persino al grigio scuro, senza nessun ricamo in pizzo. Grazie all’amante di foulard e fazzoletti da collo, Lord Brummell inventò la moda della cravatta Plastron e diede importantissimi consigli su come portare questo tipo di cravatte. La parte che era stata annodata veniva coperta nello scollo della giacca da equitazione e riusciva a dare a questa cravatta una forma vaporosa e morbida sotto il collo. Per risolvere il problema della riduzione del volume della cravatta e del mantenimento della sua posizione, si utilizzarono delle spille dalle forme semplici e modeste. Inoltre il plastron vede la sua vera fioritura durante lo stile dandy nell’era vittoriana. Questo stile era dedicato direttamente agli uomini e riusciva a unire la femminilità dell’epoca con la mascolinità, creando uno stile unico e androgino.
Il plastron, inoltre, veniva utilizzato molto spesso dagli artisti dell’Europa nel fine Ottocento, soprattutto i pittori che seguivano il movimento artistico dell’Impressionismo come Monet, Van Gogh, Manet, ecc.

Quali solo le occasioni per indossare il plastron?

In ambiente equestre, nel dressage questo tipo di cravatta è un importante accessorio nella divisa delle amazzoni, invece gli uomini indossano semplicemente una cravatta bianca.
Di solito il plastron si utilizza per cerimonie importanti e altolocate, infatti esso viene accompagnato quasi sempre dal tight, un abito maschile di un altissima formalità ed eleganza. Oppure può essere usato dallo sposo, il materiale della cravatta dev’essere la seta e le sue colorazioni devono essere bianche o color panna.

Negli ultimi 50 anni queste cravatte sono diventate un accessorio molto popolare anche tra le donne sia con completi classici che con completi in stile casual in chiave moderna. Il plastron moderno si utilizza con due bottoni aperti della camicia, per mettere in risalto le fantasie, i colori e il tessuti pregiati che formano questo tipo di cravatta. Tal stile è una versione contemporanea e rivisitata del dandy vittoriano descritto nei racconti letterali di Oscar Wild. Inoltre il plastron può essere utilizzato anche con lo smoking, nonostante in genere si utilizzi il papillon, la cravatta vittoriana presenta una validissima alternativa elegante e sobria, soprattutto se è accompagnata da delle spille fini e di classe. Non è raro vederlo indossato per eventi informali o sportivi in cui è richiesta una certa eleganza e finezza sul dress code.